Descrizione estesa
Monza, 16 gennaio 2022. Sala stampa dello stadio Brianteo. Nel post partita di Monza-Perugia un giornalista del Corriere della Sera si avvicina al tecnico ospite, Massimiliano Alvini, chiedendogli conferma dei suoi natali fucecchiesi. L'allenatore conferma: "Sì, sono di Fucecchio”. Il cronista del Corrierone allora gli racconta dei suoi inizi sotto la guida di Indro Montanelli, il fucecchiese più illustre del secolo scorso. Alvini si emoziona, orgoglioso della sua città natale e di Indro. Un'occasione in più per il tecnico per rammentare con fierezza le proprie origini ai cronisti nazionali.
Fucecchio, Contrada della Ferruzza. Da lì viene uno dei tecnici più apprezzati del calcio professionistico, uno che ha fatto la gavetta, tutta, dai campi polverosi di provincia fino a San Siro. L’unico dei 40 allenatori che andranno a iniziare la stagione 24-25 tra serie A e serie B a non essere stato un calciatore professionista. Oggi per Massimiliano Alvini comincia una nuova avventura. Alla guida dei lupi cosentini, in serie B. E, prima della partenza per il ritiro di Cascia (PG), l'amministrazione comunale di Fucecchio, che nel 2020 ha insignito Alvini del Leone Rampante, la massima onorificenza cittadina, ha voluto salutare il mister facendogli un grande in bocca al lupo. A ricevere l'allenatore in Comune c'era la sindaca Emma Donnini, il vicesindaco e assessore allo sport Fabio Gargani, l'assessore alla cultura Alberto Cafaro, l'assessore al commercio Marco Padovani.