Descrizione
Il grazioso oratorio della Vergine è situato sopra la fonte detta, dalla fine del '400, Ferruccia, da cui la localizzazione moderna in via della Ferruzza. La fonte fu edificata dal Comune fuori dalla Porta Nuova di Sant'Andrea per volontà del Podestà Antonio Ferrucci inviato a Fucecchio da Lorenzo Il Magnifico nel semestre marzo-settembre 1473. Sopra la fonte fu edificato un tabernacolo con la figura della Vergine che fu chiamata anch'essa Ferruccia.
Il 3 gennaio del 1503, vigilia della festa di Santa Cristiana, secondo i documenti, la Vergine cominciò a fare miracoli "ditti virgo incepit facere miracula". Da allora attorno all'immagine della Vergine si costruì un oratorio definito Chiesa nel 1533. Nel 1548 il giorno dedicato alla Vergine Ferruccia diventò festivo.
La chiesa fu di patronato del Comune che a lungo ne promosse la conservazione finché, sul finire del Settecento, passò al Capitolo della Collegiata di San Giovanni Battista dai cui sacerdoti è tuttora officiata.
L'esterno è preceduto da un piccolo ma elegante loggiato e da una scalinata che scende presso gli antichi lavatoi.
All'interno il pregevole affresco rappresentante “Madonna col Bambino in trono, San Giovanni Battista e Sant'Antonio Abate”, eseguito nell’estate del 1473, è stato recentemente attribuito, attraverso i documenti dell’Archivio storico del Comune di Fucecchio, a Filippino Lippi che all’epoca era giovanissimo. L'opera, che ripropone gli stilemi delle scuole di Filippo Lippi, padre di Filippino, e di Sandro Botticelli, discepolo del padre e suo maestro, fu restaurata nel 1946. Già nel 1800 l’affresco era attributo alla scuola di Filippo Lippi. Prima del restauro era visibile solo la figura della Madonna con il Bambino poiché i Santi erano inquadrati in un dipinto raffigurante San Giovanni Battista e San Benedetto, conservato nel Museo civico.