Storia dello Stemma di Fucecchio

Stemma del Comune di Fucecchio

Lo storico Alberto Malvolti spiega la origine dello Stemma di Fucecchio:

Lo Statuto del Comune di Fucecchio del 1308 prescriveva di collocare su una colonna di marmo, già esistente nella piazza (attuale Piazza Vittorio Veneto), un leoncello scolpito in marmo, secondo lo stemma del Comune (ad arma comunis Ficecchi).
E’ evidente che a quest’epoca, come risulta anche da altre fonti coeve, Fucecchio aveva già il proprio stemma coincidente con quello attuale.
Un documento redatto una ventina di anni prima ci offre la possibilità di aggiungere qualcosa sull’origine di questa insegna. Nel 1281, infatti, anno a cui risale il primo registro delle deliberazioni del Comune, si fa riferimento alle quattro Compagnie di Popolo in cui era stata suddivisa da poco la popolazione fucecchiese (il Popolo era stato creato in quello stesso anno). Esse erano: Leone vermiglio e Giglio, che raccoglievano i residenti all’interno della più antica cinta muraria, e Leone balzano e Veltro, relative alla popolazione dei nuovi borghi.
Come e quando il Leone balzano (balzano = insegna col campo tagliato per traverso, d’un colore di sopra e altro di sotto, come infatti risulta lo stemma fucecchiese bianco/nero), sia passato da una delle Compagnie di Popolo al Comune tutto, non si sa.
Però già nel 1294 si stabilì che nell’ambito del mercato locale dovevano circolare misure autorizzate e segnate con un sigillo in cui doveva essere dipinto il leone balzano: evidentemente in quell’anno questo era già lo stemma ufficiale del Comune.
Lo stemma ha subito nel tempo qualche cambiamento.

Secondo Alessandro Calaverni, fucecchiese che scriveva nel secolo XVIII, nello statuto del 1364 “si trova l’arme di questa comunità di un leone mezzo bianco e mezzo nero, conforme è presentemente con questa differenza, che adesso ha in mano una frusta ed in quel tempo un bastone con il suo stendardo, sopra il quale bastone vi è un giglio rosso, arme mi pare della Repubblica fiorentina, e nello stendardo la Croce rossa, che un’asta piglia quasi tutta la lunghezza di detto stendardo; non comprendo il perché sia mutato in frusta”.

Fonti:
Lo Statuto del Comune di Fucecchio (1307-1308), a cura di Giancarlo Carmignani, Comune di Fucecchio, 1989, Libro III, rub. n. 86

A. Malvolti, Il”Popolo”  di Fucecchio del 1281, in “Erba d’Arno”, n.30, 1987, pp.28-41
Archivio Storico Comune Fucecchio, Deliberazioni anno 1294, al 24 ottobre